VISTA DAL TERRAZO DEL NOSTRO HOTEL

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lunedì 27 settembre 2010

Artigianato e prodotti locali locale


Per mia  grande sorpresa, qua sono venuto a conoscenza che le ananas crescono a terra come le patate, per quarant'anni ho sempre creduto che crescessero come le banane o i cocchi, del resto in Europa non le avevo mai viste delle piante di ananas, ed in Giappone erano buonissime ma le importavano, comunque tutto sommato questa scoperta è stata costruttiva  mi riporta al discorso che c'è sempre da imparare.


Oltre alle ananas sull'isola si coltivano banane che crescono da sole ai bordi delle strade, la papaia, il mango, i cocchi che pure quelli crescono da soli sulle spiagge, e mentre cammini per strada devi stare attento perche se passi sotto il cocco sbagliato, ti può cadere dritto sulla testa, c'è da ridere ma è propio cosi.
Sembrava fatto apposta, due giorni dopo che siamo arrivati a Grand Baie, passeggiando la sera per la spiggia ed il centro del paese, Tiziana si è presa un cocco dritto sulla testa, la prima cosa che disse "incominciamo bene" e dopo le sali subito un bernoccolo da cocco.

Ritornando alle coltivazioni locali, c'è la canna da zucchero, molte varietà di spezie, oltre che a produrre il curry che è un derivato delle banane mischiato ad altre 100 spezie, perche come si dice il vero curry è un composto di cento e una spezia.













Anche i tessuti hanno una buona parte nell'economia locale, insieme a bamboline e a chincaglieria varia che si trova nei negozzi di suvenir di tutta l'isola e che poi noi ci ritroviamo come regalo dal vicino che ha pensato a noi quando era in vacanza ed in mancabilmente ogni anno ci porta sempre la stessa cosa, non che vada ogni anno nell stesso posto, è di luoghi ne visita molti, ma si dimentica cosa ci ha regalato l'anno prima quindi ci riporta sempre la solita barchètta sul piedistallo, ormai per ormeggiarle tutte devo affittare una fila di boe o un garage. 
 C'è una produzione che però a mè è molto cara, si tratta di miniature di veleri ora ne parlo perchè è di dovere menzonarla ma forò un post solo per questo articolo.
Nelle varietà dei manufatti locali troviamo anche un articolo che fa molta gola alle nostre signore nessuna escusa, e si tratta dei diamanti, andando in giro per l'isola si trovano numerose oreficerie che utilizzano diamanti del posto, un pomeriggio mentre scorrazzavamo in gro per l'isola con dei ragazzi italianani che stavao alloggiati nel nostro albergo siamo capitati dentro in un laboratorio dove lavoravano queste stupende pietre, a parte che non ci hanno fatto vedere la lavorazione, ma solamente il lavoro finito.
 











Io ingenuamente pensavo che il prezzo in esposizione fosse nella moneta locale, be visto i cambi mi sono subito buttato a far calcoli e a cercare di capire se potessi acquistare almeno un diamantino da donare alla mia consorte come ricordo, quindi guardando qua e là trovai un oggettino molto simpatico e chiesi di poterlo vedere, la commessa tranquillamente lo tirò fuori dalla teca dove era riposto e me lo diede in mano per osservarlo meglio, mi girai verso Tiziana e gli dissi ,che non era male per la modica cifra di 5.000Rs. , che sarebbero le Rupie mauriziane e lei ingenua più di mè, mentre la commessa freneticamente cercava la nostra attenzione, mi gurdò e sorridendo mi disse che piaceva anche a lei, dopo diversi gesti e colpi di tosse della commessa che cercava ancora insistentemente la nostra attenzione, gli rivolsi lo sgurdo e lei con molta non curanza dei nostri desideri riprese l'oggetto lo ripose velocemente nella teca e con sconforto mi disse che gli spiceva di dludermi ma il prezzo non era in Rupie come pensavamo ma in dollari.

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